I tempi per l’erogazione di una cessione del quinto possono variare da pochi giorni a qualche settimana. Andiamo a vedere quali sono i fattori che incidono maggiormente sulle tempistiche di questo finanziamento.
I tempi per una cessione del quinto in genere non sono molto lunghi. Certamente, sono diversi i fattori che vanno valutati. Infatti, questo finanziamento si suddivide in cessione del quinto dello stipendio e cessione del quinto della pensione.
A seconda del target a cui è rivolto il finanziamento, possono leggermente dilungarsi o, alternativamente, allungarsi i tempi.
Quali fattori possono condizionare i tempi per una CQS
Ad esempio, una cessione del quinto dello stipendio può richiedere una valutazione più complessa in quanto vanno presi in considerazione vari elementi, tra cui:
- Stipendio netto percepito;
- Tipologia di contratto di lavoro;
- Quota di TFR accantonato;
- Caratteristiche del datore di lavoro;
- Eventuali trattenute già presenti.
Sapere qual è l’ammontare dello stipendio netto percepito è importante per un istituto di credito. La cessione del quinto dello stipendio prevede una rata mensile che non può superare il 20% dello stipendio netto percepito dal richiedente.
Si intuisce facilmente che, dinnanzi ad uno stipendio netto basso, le banche possono avere problemi ad erogare il finanziamento, in quanto il cliente potrebbe avere difficoltà a conciliare le esigenze personali e/o familiare con gli impegni finanziari.
La tipologia di contratto di lavoro è altrettanto importante. Un dipendente con contratto a tempo indeterminato ha molte più chance di ottenere con meno difficoltà il prestito tramite cessione del quinto. Differente è, invece, il caso dei contratti a scadenza. In tali circostanze, il finanziamento potrebbe essere concesso a condizione che la durata del prestito coincida con quella del contratto di lavoro.
Anche in presenza di un contratto a tempo indeterminato potrebbero esserci delle difficoltà di accesso alla cessione del quinto che potrebbero prolungare i tempi di erogazione. È il caso dei neoassunti, i quali per ovvie ragioni, dispongono di una quota di TFR accantonato piuttosto bassa. Ricordiamo che un buon TFR rappresenta un’ulteriore garanzia per le banche che si apprestano a concedere un prestito con cessione del quinto dello stipendio.
Le banche tendono ad effettuare delle valutazioni anche per quanto concerne il datore di lavoro. Se il datore di lavoro fosse un ente statale o pubblico, ci sarebbero buonissime probabilità di ottenere il finanziamento.
Differente potrebbe essere il caso delle aziende private. In particolare, le aziende di grandi dimensioni sono viste di buon occhio rispetto alle startup o alle microimprese (per intenderci, quelle a conduzione prettamente familiare, composte da pochissimi dipendenti).
Occhio anche al discorso delle trattenute. Qualora ci fossero altri finanziamenti già in corso, potrebbe essere più ardua la strada per arrivare all’erogazione.
Nella migliore delle ipotesi, 10/15 giorni possono essere sufficienti per ultimare la fase istruttoria e pervenire all’erogazione della somma.
Tempi per una cessione del quinto della pensione
I tempi per una cessione del quinto della pensione potrebbero essere molto brevi e in soli sette giorni lavorativi, in alcuni casi, si potrebbe arrivare all’erogazione. La ragione di tutto ciò è legata al fatto che le garanzie richieste e le valutazioni da fare per questo tipo di finanziamento siano molto minori in confronto ad una CQS.
La pensione è, infatti, un requisito che il beneficiario conserva fino a quando rimane in vita. Non vanno, dunque, presi in considerazione aspetti come la quota di TFR accantonata o il tipo di contratto di lavoro. Di conseguenza, non è necessario effettuare valutazioni nemmeno sull’ente pensionistico.
Tutto ciò significa che le tempistiche della fase di istruttoria possono ridursi considerevolmente. Certo, possono capitare dei casi in cui vanno effettuati degli approfondimenti (ad esempio le pensioni cointestate). In generale, però, l’iter rimane molto meno farraginoso.
Quali sono le varie fasi della cessione e come incidono sui tempi di erogazione
I tempi possono variare da una decina di giorni ad un mese, sia per la cessione del quinto dello stipendio che per la cessione del quinto della pensione. Molto dipende da come vengono gestite le varie fasi che devono, poi, portare all’erogazione. In genere, si comincia con una richiesta di preventivo ed il successivo ricontatto di un consulente.
Si passa, poi, alla raccolta dei documenti e alla delibera della pratica. Successivamente, si procede alla firma del contratto e all’emissione della polizza assicurativa. Altro passaggio è l’invio della notifica al datore di lavoro o all’ente pensionistico i quali devono, poi, concedere il benestare. Il passaggio finale è l’erogazione del finanziamento.
Possiamo dire che sul discorso dei tempi per l’erogazione influiscono vari fattori ed anche il cliente deve fare la sua parte, vale a dire impegnarsi a consegnare tutta la documentazione richiesta in breve tempo. Spetterà, poi, all’istituto di credito lavorare celermente per minimizzare i tempi e procedere quanto prima all’erogazione del finanziamento.