Prestito personale e cessione del quinto rientrano entrambi nella categoria dei prestiti non finalizzati ossia non vincolati all’acquisto di un bene o servizio specifico. Scopriamo insieme le differenze per decidere la soluzione di credito più giusta per le nostre esigenze.
Entrambe le soluzioni di credito offrono liquidità immediata senza vincolo di spesa. Ciò significa che non sarai tenuto a specificare all’atto della richiesta l’utilizzo che intendi fare della liquidità ottenuta.
Le caratteristiche di queste due forme di finanziamento sono però diverse ed è bene conoscerle prima di decidere.
Chi può richiederli
La cessione del quinto è destinato a tutti i dipendenti privati, pubblici e statali che dimostrino di avere uno stipendio fisso e continuativo e ai pensionati INPS.
Il prestito personale, invece, può essere richiesto anche dai lavoratori autonomi, con P.IVA e con ditta individuale, lavoratori atipici e part-time con età compresa tra 18 e 70 anni purché dimostrino di avere un’affidabilità creditizia e un reddito stabile.
Modalità di rimborso
Dall’addebito su conto corrente al bollettino postale per il prestito personale, trattenute mensili sullo stipendio o pensione per la cessione del quinto, che in tal modo azzera quasi del tutto la probabilità di insolvenza o ritardi. È proprio questa caratteristiche a renderlo uno strumento accessibile anche da parte dei cattivi pagatori.
Garanzie
Nel caso di un prestito personale, spesso viene richiesta l’indicazione di un garante che si impegni a pagare la rata qualora il beneficiario del prestito ne sia impossibilitato.
Nel caso della cessione del quinto, invece, la garanzia è rappresentata dalla trattenuta della rata in busta paga o sulla pensione. In tal modo l’azienda o l’Ente Pensionistico del cliente vengono a configurarsi come una sorta di garanti che si occupano mensilmente del pagamento della rata.
Polizza assicurativa
Per la cessione del quinto è obbligatorio per legge stipulare una Polizza Rischio Vita e una Rischio Lavoro (solo per i dipendenti). Nel caso del prestito personale la sottoscrizione di una polizza assicurativa di qualunque tipo è puramente facoltativa.
Importo richiedibile
Le maggiori garanzie offerte dalle caratteristiche della cessione del quinto consentono di poter richiedere somme più elevate e con piani di rimborso più lunghi. Infatti per la cessione del quinto si può arrivare fino 75.000 euro da rimborsare con piani di ammortamento che vanno dai 24 ai 120 mesi, mentre nel caso di un prestito personale l’importo massimo è di solito 30.000 euro da restituire in un massimo di 84 mesi.
Rata
Con il prestito personale l’importo della rata viene definito a partire dall’importo richiesto e dalla durata del finanziamento. Si configura pertanto come una forma di finanziamento piuttosto flessibile dal momento che importo, metodo di rimborso e rata dipendono da un accordo tra le parti.
Nella cessione del quinto la rata non può mai superare il 20% del netto della pensione/stipendio e quindi a partire da essi che si stabilisce la rata e l’importo eventualmente erogabile.
Quale scegliere?
Il prestito personale è la soluzione praticamente obbligata per tutti coloro che non possono contare su un reddito fisso e certificato.
La cessione del quinto, invece, è l’unica strada percorribile per chi in passato ha avuto problemi di pagamento e risulta iscritto nella lista CRIF.
Se si è dipendenti statali pubblici o pensionati INPS, la Cessione del Quinto risulta più vantaggiosa grazie a delle Convenzioni che garantiscono condizioni agevolate.
Altro punto da considerare sono le polizze assicurative obbligatorie nel caso di cessione del quinto che garantiscono una maggiore sicurezza per l’intero nucleo familiare tutelato sia in caso di morte del beneficiario sia in caso di perdita dell’impiego.
In conclusione la scelta di avvalersi un finanziamento deve prima essere preceduta da un’attenta analisi delle proprie disponibilità economiche e delle reali spese ed esigenze familiari per evitare di assumersi impegni troppo onerosi nel caso di un prestito personale o che la trattenuta del 20% dello stipendio o della pensione risulti troppo gravosa rispetto alla propria situazione economica.
È sempre utile rivolgersi a un consulente esperto per avere chiare tutte le voci di costo accessorie e le varie garanzie offerte, e valutare così l’offerta più adeguata alle proprie esigenze.