Chi ha già in corso una cessione del quinto dello stipendio potrebbe magari avere l’esigenza di ottenere ulteriore liquidità. Per farlo si potrebbe ricorrere al prestito con delega di pagamento.
Il prestito con delega di pagamento consiste in una seconda trattenuta in busta paga che, dunque, va ad aggiungersi alla cessione del quinto precedentemente sottoscritta, arrivando fino ad un massimo del 50% del valore dello stipendio mensile netto.
Delega di pagamento: definizione
La delega di pagamento è uno strumento finanziario solitamente richiesto da chi ha in corso un prestito tramite cessione del quinto dello stipendio. È regolato dalla legge 180 del 1950. Il finanziamento si restituisce attraverso una trattenuta diretta sulla busta paga ma è necessario l’assenso dell’amministrazione presso cui lavora il dipendente.
Chi può accedervi
Possono accedere alla delega di pagamento tutti i dipendenti pubblici e statali nonché i dipendenti delle aziende private, principalmente Spa, Srl, Snc. Può rappresentare una buona soluzione per chi ha l’esigenza di accedere in tempi brevi ad un finanziamento piuttosto sicuro e che non richiede ulteriori garanzie rispetto allo stipendio.
Chi ottiene un prestito attraverso la delega di pagamento non è tenuto a specificare le finalità del finanziamento e, dunque, le modalità attraverso cui il denaro ottenuto dall’istituto di credito verrà utilizzato.
Il prestito delega non può essere richiesto dai pensionati.
Quali documenti servono
I documenti che deve presentare chi vuole ottenere il prestito delega sono:
- Carta di identità
- Codice fiscale;
- Ultime buste paga
Qual è l’importo della rata
Se con la cessione del quinto la rata mensile può arrivare fino ad un massimo di 1/5 dello stipendio netto mensile, con il prestito delega le soglie sono più alte e possono arrivare fino ad 1/3 o fino al 50% del valore della busta paga del richiedente.
Durata del finanziamento
La restituzione del finanziamento può essere effettuata a partire da un minimo di 24 rate fino ad un massimo di 120. Il prestito delega può essere erogato anche a vantaggio di chi, in passato, ha avuto problemi a rimborsare un finanziamento ma anche a chi ha pignoramenti o protesti in corso.
La delega di pagamento si può rinegoziare?
Così come per la cessione del quinto, anche la delega di pagamento può essere rinegoziata.
Quando è utile
Può essere utile richiedere una delega di pagamento quando non è ancora stato rimborsato il 40% della cessione del quinto e, dunque, bisognerebbe attendere del tempo prima di richiedere il rinnovo.
Inoltre, questo finanziamento può essere la soluzione perfetta per chi dovesse avere bisogno di una cifra abbastanza alta, più elevata di un prestito tradizionale o di una cessione del quinto e più bassa rispetto ad un mutuo.
Sebbene, lo ribadiamo, non sia necessario informare la banca circa le modalità di impiego dei soldi ottenuti in prestito, la delega di pagamento potrebbe essere utilizzata per varie esigenze, ad esempio:
- Ristrutturare casa;
- Accedere alle cure dentali;
- Aiutare un figlio;
- Cambiare auto.
Qual è la differenza tra cessione del quinto e prestito con delega di pagamento
La cessione del quinto e la delega di pagamento sono finanziamenti molto simili tra di loro. Oltre all’importo più alto che è possibile ottenere tramite delega, una differenza importante tra i due prestiti concerne il ruolo dell’amministrazione presso cui lavora il dipendente.
Sostanzialmente, potremmo dire che la cessione del quinto è un diritto del dipendente. Qualora quest’ultimo ne abbia i requisiti, l’azienda non può opporsi alla richiesta del dipendente. La delega di pagamento, invece, non rappresenta un diritto del dipendente.
L’azienda, fatte le dovute valutazioni, può opporsi alla richiesta del proprio dipendente. Quando ciò accade, l’istituto di credito è chiaramente impossibilitato a procedere all’erogazione del finanziamento.