Cos’è e come funziona il prestito bridge, il cosiddetto prestito ponte che serve per far fronte ad una esigenza improvvisa.
Il prestito bridge è una tipologia di prestito attiva sul mercato dei prodotti finanziari già da qualche anno. Con questo prestito ponte è possibile ottenere una somma di liquidità per far fronte ad una urgenza.
Definizione del prestito bridge
Di solito, il prestito ponte coinvolge, oltre all’ente finanziatore e al beneficiario, anche un altro soggetto. Si tratta di una sorta di intermediario il cui compito è quello di giustificare la concessione del prestito.
Per le caratteristiche che lo contraddistinguono, questa tipologia di prestito non sempre rientra a tempo pieno nell’offerta delle banche. Di solito, si tratta di un finanziamento che viene erogato soprattutto agli studenti. In Italia, ad esempio, c’è la banca Intesa San Paolo che concede il prestito bridge.
Come funziona il prestito bridge
Nella fattispecie, c’è un conto corrente su cui viene messa a disposizione la somma del prestito. Il beneficiario, a seconda delle proprie esigenze, può prelevare la somma di cui necessità ma può anche depositare. In questa seconda ipotesi, infatti, il debito da estinguere si riduce.
Nel momento in cui il prestito scade, c’è la possibilità di restituire l’intera cifra subito oppure tramite il cosiddetto periodo ponte, stabilito in dodici mesi. La restituzione può avvenire in un’unica soluzione oppure attraverso erogazione di un nuovo finanziamento. In quest’ultimo caso è, però, necessaria una valutazione positiva dell’istruttoria da parte dell’istituto di credito.
Per richiedere il prestito bridge con Intesa San Paolo è necessario, innanzitutto, verificare se la propria Università sia presente tra quelle indicate dalla banca stessa ai fini dell’erogazione del prestito. Fatto questo, è possibile inviare una richiesta di autorizzazione al proprio Ateneo. L’università deve, infatti, concedere il lasciapassare ai fini della presentazione della domanda di prestito.