Mutuo: ecco quando serve il garante

Hai fatto richiesta di mutui ma non sai quando serve il garante? Leggi la nostra guida e scopri tutto ciò che c’è da sapere sui garanti per il mutuo.

Il mutuo è un passaggio importante, soprattutto per una coppia che si assume un impegno di un certo spessore per diversi anni. In molti rinunciano a priori perché convinti di non possedere i requisiti necessari per ottenerlo.

Quando serve il garante per ottenere il mutuo? Ecco la guida

Magari, c’è chi si è informato direttamente presso una banca, un istituto finanziario o un mediatore creditizio e si è visto rispondere che per avere un mutuo è necessario il garante.

Ma realmente quando serve il garante per accendere un mutuo? In primo luogo, bisogno dire che nella maggior parte dei casi le banche scelgono a titolo di garanzia un immobile di proprietà su cui andrà a gravare un’ipoteca.

Non sempre, però, la garanzia dell’immobile è sufficiente. Ci possono essere casi in cui il mutuatario non disponga di beni di sua proprietà. Sono questi i casi in cui, spesso, è richiesta la presenza di un garante. In assenza di garanzie patrimoniali, le banche indagano sugli aspetti reddituali dell’aspirante mutuatario.

Nella fattispecie, si prende in considerazione il contratto di lavoro del soggetto che richiede il mutuo. Il garante potrebbe essere richiesto in presenza di contratti di lavoro atipici oppure quando a presentare la richiesta è un lavoratore autonomo o un libero professionista. Non solo. Anche quando sul richiedente pende una precedente segnalazione come cattivo pagatore è probabile che la banca possa chiedere la firma del garante.

Quali requisiti deve avere il garante

E’ chiaro che il garante deve essere in possesso dei requisiti che mancano al richiedente. In generale, un garante deve avere un reddito fisso mensile, tale da poter intervenire in caso di insolvenza da parte del mutuatario. Molto importante è anche l’età, fattore che è legato anche alla durata del mutuo. In generale, chi fa da garante non deve avere più di 75 anni alla data di scadenza del mutuo, non a quella di sottoscrizione.

Facciamo un esempio per spiegare meglio questo concetto. Poniamo che, al momento della richiesta di mutuo per una durata di 15 anni, il garante abbia 61 anni. In questo caso, se la banca ha fissato come limite massimo i 75 anni, il garante non rispetterebbe tale requisito perché alla data di scadenza del finanziamento avrebbe 76 anni.

Questi aspetti vanno, comunque, valutati attentamente e ogni banca potrebbe applicare, in tal senso, condizioni differenti. Infine, il garante non deve essere protestato e non deve avere segnalazioni.

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