La manovra di Bilancio 2023 ha prorogato fino al 31 marzo 2023 la disciplina emergenziale relativa al Fondo di garanzia Mutui per la prima casa, istituito con la legge n.147/2013.
Lo scopo principale del Fondo di Garanzia Mutui per la prima casa è quello di agevolare l’accesso al credito per chi sta comprando la prima casa, offrendo una garanzia pubblica alle banche aderenti all’iniziativa che, a loro volta, si impegnano a non chiedere ai mutuatari garanzie aggiuntive oltre all’ipoteca.
A chi è dedicato il Fondo di Garanzia Mutui per la prima casa
Possono accedere al fondo di Garanzia Mutui per la prima casa tutti i cittadini che accendono un mutuo per acquisto e ristrutturazione e accrescimento dell’efficienza energetica di unità immobiliari, sul territorio nazionale, da adibire a prima casa.
Si dà priorità di accesso alle seguenti categorie:
- Giovani under 36
- Giovani coppie coniugate ovvero conviventi more uxorio che abbiano costituito nucleo da almeno due anni in cui almeno uno dei richiedenti sia under 36;
- Nuclei familiari monogenitoriali con figli minori conviventi;
- Conduttori di alloggi di edilizia popolare.
Requisiti per il Fondo di Garanzia Mutui per la prima casa
Per accedere al Fondo vanno rispettati alcuni requisiti.
- Non essere proprietari di altri immobili, ad uso abitativo, salvo l’acquisizione per successione mortis causa, anche in comunione con altri successori o immobili in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli;
- L’immobile oggetto del mutuo deve essere adibito ad abitazione principale, trovarsi sul territorio nazionale, non avere caratteristiche di lusso (così come indicate nel decreto del Ministero dei lavori pubblici in data 2 agosto 1969, n.1072), né appartenere alle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (abitazioni in ville) e A9 (castelli e palazzi di particolare pregio artistico);
- Il mutuo ipotecario richiesto non deve superare l’importo di 250.000 €.
Le garanzie previste dal Fondo di Garanzia Prima Casa
Il Fondo prevede una garanzia pubblica del 50% dell’importo erogato e fino al 31 dicembre 2022 era prevista un innalzamento della garanzia all’80% per le categorie con priorità di accesso che avessero un ISEE non superiore a 40 mila euro annui e un mutuo superiore all’80% del prezzo d’acquisto dell’immobile, comprensivo di oneri accessori.
Per il 2023 è stata riconfermata la garanzia all’80%solo per gli under 36 con ISEE inferiore a 40.000 euro.
Il mutuo con Fondo di garanzia Prima Casa prevede, inoltre, un tasso calmierato che non potrà superare in nessun caso il tasso effettivo globale medio stabilito ogni tre mesi dal Ministero dell’Economia.
Come presentare la domanda al Fondo di Garanzia Prima Casa
La domanda di accesso al Fondo di Garanzia Prima Casa deve essere presentata presso l’istituto bancario scelto e aderente all’iniziativa, utilizzando l’apposita modulistica Consap.
Prima dell’inoltro della domanda al Fondo Garanzia Prima Casa, la banca deve emettere un parere di fattibilità per l’erogazione del mutuo.
È sempre l’Istituto di Credito, in ultima analisi, a concedere o rifiutare il mutuo valutando il possesso dei requisiti e la capacità di rimborso dei richiedenti.
Cosa succede in caso di inadempimento del mutuatario
Se il mutuatario non adempie al pagamento delle rate del mutuo, il Fondo interviene liquidando all’Istituto di credito gli importi dovuti nel limite previsto dalla garanzia.
Successivamente il Fondo si rivale sul mutuatario per il recupero, anche coatto, delle somme corrisposte.
Il nostro consiglio
Come sempre, prima di richiedere un mutuo è opportuno fare un’analisi accurata delle proprie disponibilità finanziarie, anche in relazione ad eventuali cambiamenti futuri, per valutare l’effettiva sostenibilità della rata mensile ed evitare le spiacevoli conseguenze di mancati pagamenti della rata del mutuo.
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