Ne abbiamo sentito parlare spesso negli anni della crisi del mercato immobiliare: ecco cosa sono, definizione e significato dei mutui subprime.
I mutui subprime sono stato un vero e proprio incubo per tantissime persone ma anche per gli istituti finanziari. Si ritiene che siano stati proprio questi mutui a dare il via alla crisi economica del 2008.
Non tutti, però, conoscono con precisione il significato dei mutui subprime. Il nostro obiettivo, dunque, è fornire una spiegazione semplice ma efficace per aiutare anche i meno esperti a saperne di più sui cosiddetti mutui americani.
Significato e definizione
In lingua inglese tali mutui sono conosciuti con il nome comporto ‘mortgage subprime’. Nella traduzione in italiano non si è intervenuti sulla parola subprime. Infatti, l’unica traduzione ha riguardato la parola mutui. In definitiva, quindi, la prima cosa da sapere sul significato dei mutui subprime si riferisce all’origine della parola.
La definizione dei mutui subprime è molto meno complicato di quanto possa sembrare. Sono finanziamenti erogati a clienti con un rischio elevato di insolvenza.
Differenza tra mutui prime e subprime
Altro aspetto da approfondire riguarda la differenza tra mutui prime e subprime. Un mutuo prime, nel gergo statunitense, è un finanziamento di primaria qualità. Si tratta, in parole semplici, di mutui erogati a soggetti ritenuti altamente affidabili, sia in termini di garanzie che di passato creditizio.
I mutui subprime, invece, come abbiamo visto, rappresentano l’esatto contrario. Dunque, la differenza sostanziale concerne non tanto la tipologia di mutuo, quanto piuttosto il profilo del cliente.
Ma in che modo viene identificato un debitore prime e subprime? Negli USA si utilizza un punteggio di credito che funziona nel seguente modo. Tutti i debitori vengono inseriti all’interno di una scala numerica, con valori compresi tra 300 e 850 punti.
Un debitore a cui viene affidato un punteggio inferiore a 620 punti è definito subprime. E’ molto probabile che venga affidato un punteggio inferiore ai 620 punti a soggetti che, in passato, hanno accumulato ritardi nel pagamento delle rate. Non solo. Il discorso vale anche per chi negli ultimi anni ha dichiarato fallimento.
Caratteristiche dei subprime
I subprime, essendo concessi a clienti con una percentuale alta di rischio, prevedono tassi abbastanza consistenti. Una formula che viene molto spesso utilizzata consiste nell’erogare finanziamenti con tasso misto (sia fisso sia variabile). Solitamente, si comincia con un mutuo a tasso fisso per poi passare a quello variabile. La banca, a titolo di garanzia, procede ad iscrivere un’ipoteca sull’immobile acquistato dal cliente tramite mutuo.
Cosa fanno le banche
Le banche, quando si trovano dinnanzi a mutui subprime, spesso e volentieri ricorrono alla cartolarizzazione del mutuo. Il finanziamento viene venduto ad altri investitori e così facendo la banca rientra prima del previsto dal credito prestato. Del resto, indipendentemente dal livello di rischio del cliente, un mutuo è un finanziamento di media-lunga durata.
Quindi, gli istituti di credito sono consapevoli che potrebbe trascorrere parecchio tempo prima che il piano di rimborso giunga al termine. Operazioni del genere sono considerate, comunque, abbastanza rischiose. Non a caso, proprio dai mutui subprime si è scatenata nel 2008 la crisi economica che, partita dagli Stati Uniti, si è poi diffusa in diversi paesi d’Europa.