Guida Cessione del Quinto: scopri che cos’è la cessione del quinto, a chi si rivolge, in cosa si differenzia dai prestiti personali e cosa fare per ottenerla.
La cessione del quinto è un prestito non finalizzato. Si differenzia dai prestiti al consumo per il fatto che, in tal caso, la somma che viene concessa al beneficiario non viene adoperata per l’acquisto di un determinato bene o servizio. Infatti, chi riceve questa forma di prestito non è tenuto a specificare in che modo utilizzerà la somma erogata.
Caratteristiche principali della cessione del quinto
La cessione del quinto si caratterizza principalmente per il tipo di finanziamento e di rate che propone. Si tratta, infatti, di un finanziamento a tasso fisso, con rate costanti.
Come avviene il rimborso delle rate
Altro aspetto rilevante della cessione del quinto è la modalità di rimborso delle rate. Il beneficiario del prestito non dovrà svolgere alcuna operazione al momento del pagamento della rata. L’importo dovuto all’ente erogatore verrà direttamente addebitato sulla busta paga del cliente o, in alternativa, sulla pensione.
Cessione del quinto: chi ha diritto
Ha diritto ad ottenere la cessione del quinto si rivolge essenzialmente ai:
- Dipendenti di Aziende Pubbliche
- Dipendenti di Aziende Private
- Dipendenti Statali
- Pensionati
Chi paga la rata
La rata viene pagata dal datore di lavoro, in caso di cessione del quinto destinata ad un lavoratore dipendente, o dall’Ente pensionistico, in caso di cessione del quinto riservata a pensionati. Il pagamento avviene tramite un bonifico fisso mensile.
Cessione del quinto: obblighi datore di lavoro
Per quanto concerne la cessione del quinto gli obblighi del datore di lavoro sono pochi ma importanti. Il datore di lavoro deve provvedere a versare mensilmente la rata del prestito. Qualora sia stata accertata dall’ente finanziatore la presenza di tutte le dovute garanzie, il datore di lavoro non può opporsi alla richiesta del proprio dipendente.
Cosa significa cessione del quinto
Si parla di cessione perché la rata viene trattenuta sulla busta paga o sulla pensione. Si usa il termine quinto perché l’importo della rata non può superare un quinto dello stipendio netto o della pensione percepita rispettivamente dal lavoratore dipendente o dal pensionato.
Categorie escluse dalla cessione del quinto
Ci sono alcune categorie professionali che, per forza di cose, non hanno la possibilità di ricevere un prestito con la formula della cessione del quinto. Ad esempio, i lavoratori autonomi non possono ottenere questo prestito.
Tipo di contratto di lavoro per la cessione del quinto
Per i lavoratori dipendenti il tipo di contratto ideale ai fini dell’ottenimento della cessione del quinto è il contratto a tempo indeterminato.
E cosa accade per i lavoratori con contratti differenti? Se ci sono contratti a progetto, con una scadenza già determinata, allora è possibile ottenere un prestito con cessione del quinto, a condizione che la durata del finanziamento non superi quella del contratto del lavoratore.
Garanzie
Ti starai chiedendo quali garanzie sono richieste per avere un prestito di questo tipo. In realtà nessuna. O meglio, l’unica vera forma di garanzia per l’ente erogatore è rappresentata proprio dallo stipendio/pensione. Finché c’è una busta paga o una pensione sia l’istituto di credito che concede il prestito sia il soggetto beneficiario possono dormire sonni tranquilli.
Come si tutela l’Ente finanziatore
L’Ente finanziatore deve, comunque, esercitare qualche forma di tutela. La garanzia è rappresentata dal TFR (Trattamento di Fine Rapporto) che il dipendente ha maturato o dalla pensione del pensionato. In questo modo, l’Ente erogatore si tutela dinnanzi a rischi dovuti ad eventi non prevedibili, come:
- Perdita del lavoro del dipendente
- Infortunio
- Morte
Non a caso, chi ottiene un prestito con cessione del quinto è tenuto a sottoscrivere un’assicurazione relativa al rischio di perdita del lavoro o di morte. In tal modo, l’Ente avrà la certezza di ottenere l’importo spettante che il cliente è stato impossibilitato a versare.
Il costo delle coperture assicurative viene trattenuto dall’istituto di credito concedente il prestito. L’importo che viene concesso al beneficiario è, dunque, da considerarsi al netto dei costi relativi alla polizza assicurativa obbligatoria.
Eccezioni alla regola
Come detto anche in precedenza, la regola, dettata anche dall’etimologia del termine, vuole che l’importo della rata non ecceda un quinto dello stipendio o della pensione del beneficiario. Esistono, però, delle eccezioni. Ci sono casi in cui, ai fini di ottenere in prestito un importo superiore, si procede a trattenere i due quinti della busta paga o della pensione. Quando ciò avviene, però, è bene sapere che, oltre al tradizionale contratto di cessione del quinto, bisognerà sottoscrivere un contratto di delega del pagamento. La delega serve per impegnare l’altro quinto dello stipendio.
Differenze tra prestiti personali e cessione del quinto
Al di là delle modalità di erogazione e di rimborso della rata, la principale differenza tra prestiti personali e cessione del quinto, valutata dal punto di vista del cliente, è rappresentata dal fatto che nel primo caso anche i cosiddetti “cattivi pagatori, ovvero soggetti che in passato non hanno avuto un comportamento molto corretto sotto l’aspetto creditizio, possono ricevere il prestito, ovviamente a condizione che i requisiti minimi previsti dalla cessione del quinto siano rispettati.
Durata della cessione del quinto
Un prestito con cessione del quinto può avere una durata massima di 10 anni ma si può protrarre anche per 5 anni.
L’importo del finanziamento
I fattori che influiscono principalmente sull’importo del finanziamento ottenibile con la cessione del quinto sono:
- TFR accumulato nel momento in cui si richiede il prestito
- Stipendio netto dei dipendenti o importo della pensione per i pensionati
- Anzianità lavorativa accumulata
L’anzianità lavorativa è un fattore importante valutato dall’ente finanziatore prima di stabilire l’importo del prestito. C’è una correlazione positiva, infatti, tra gli anni di anzianità lavorativa e l’importo del finanziamento. In parole semplici, maggiori sono gli anni di anzianità lavorativa accumulata e più alto è l’importo ottenibile. Ciò perché un’anzianità lavorativa maggiore consente di maturare un TFR dall’ammontare più elevato.
Mancato pagamento di una rata
Il mancato pagamento di una rata, indipendentemente dai motivi per i quali è scaturito, dà all’ente finanziatore il diritto di applicare una mora.
Condizioni per lo scioglimento del contratto
L’ente finanziatore può risolvere in anticipo il contratto qualora si verifichino le seguenti fattispecie:
- Fine del rapporto di lavoro per il dipendente
- Riduzione o sospensione dello stipendio
Il contratto potrà essere risolto dall’istituto di credito, indipendentemente dal fatto che sia stata stipulata una polizza assicurativa.
Documenti cessione del quinto: cosa serve per ottenerla
La documentazione per chi deve sottoscrivere un contratto di prestito con cessione del quinto non è unica e uguale per tutti. Ciò semplicemente perché bisogna individuare il tipo di cliente a cui si rivolge, ovvero dipendente o pensionato.
Per i dipendenti saranno necessari:
- Certificato di stipendio
- L’ultima busta paga ricevuta
- Il placet dell’azienda
Il certificato dello stipendio è un documento all’interno del quale sono contenute informazioni relative alla storia del dipendente all’interno dell’azienda o dell’ente per cui lavora. Ci riferiamo, principalmente, alla data di assunzione, alla retribuzione e al TFR accumulato fino a quel momento.
Il consenso dell’azienda è, invece, necessario perché, ribadiamo, è il datore di lavoro ad effettuare il pagamento della rata all’ente finanziatore. A tal proposito, ricordiamo che il soggetto beneficiario del prestito deve apporre la propria firma per delegare il proprio datore di lavoro al pagamento della rata
Per quanto concerne i pensionati, oltre ai dati anagrafici, è necessario presentare l’ultimo cedolino della pensione.
Gli elementi del contratto
In un contratto di cessione del quinto ci sono degli elementi che non possono mai mancare. Essi sono:
- TAEG (Tasso Annuale Effettivo Globale)
- Tasso di interesse adoperato
- Tutti i costi da sostenere che non rientrano nel TAEG
- L’importo, la quantità totale e la scadenza delle rate
- L’importo totale del finanziamento
- Garanzie, se presenti
- Coperture di tipo assicurativo
Cessione del quinto: qual è il tasso di riferimento
Il Tasso Effettivo Annuo Globale (TAEG) è il costo effettivo che il cliente dovrà sostenere per il prestito ricevuto tramite cessione del quinto. Il tasso viene indicato su base percentuale. Il TAEG comprende, dunque, interessi, oneri e costi accessori. Si tratta di un indicatore che va monitorato attentamente quando si valutano varie offerte di prodotti finanziari e di cessione del quinto.
Come estinguere cessione del quinto
E’ possibile estinguere anticipatamente il prestito con cessione del quinto. Come? Potrai farlo secondo le condizioni incluse nel contratto sottoscritto con l’istituto di credito. Probabilmente, pagherai una penale che non potrà eccedere l’1% della somma residua ancora da versare.
L’istituto di credito è tenuto ad effettuare, previa richiesta del cliente, il conteggio relativo alla somma da versare per l’estinzione anticipata della cessione del quinto. Nel momento in cui l’istituto di credito riceve la somma residua l’ente finanziatore deve comporre una lettera liberatoria che serve per confermare che l’estinzione si è conclusa con un esito positivo. In caso di rinnovi o di estinzioni anticipate potresti avere diritto al rimborso sulla cessione del quinto.
Dove richiedere la cessione del quinto
La richiesta può essere inoltrata a banche e intermediari finanziari ma non solo. Spesso, i clienti si rivolgono ad agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi. Ad essi viene affidato il compito di raccogliere la documentazione necessarie per avviare la pratica, nonché di mantenere i contatti con il cliente e col suo datore di lavoro.
Perché conviene la cessione del quinto
Perché è sicura sia per le banche ma soprattutto per il cliente. Non ci sono impegni in prima persona. Il pagamento della rata è automatico. Il beneficiario non deve dare spiegazioni sul modo in cui utilizzerà il credito. Qualora ve ne siano i requisiti, l’erogazione del prestito avviene in modo abbastanza veloce.
Quando rinnovare la cessione del quinto
Il rinnovo della cessione non si può effettuare in qualunque momento. Ci sono tempi precisi da rispettare. In particolare, si può rinnovare una cessione non prima che siano trascorsi almeno i due quinti del proprio piano di ammortamento.
Cessione del quinto: quale scegliere
La scelta della cessione dipende da diversi fattori. In genere, al cliente interessa il netto erogato, ossia la banca o l’intermediario che gli consente di ottenere l’importo più alto. Chiaramente, il tasso d’interesse svolge una funzione importante ai fini del calcolo dei costi della cessione.
Preventivo cessione del quinto
Per avere un quadro della situazione più chiaro, potrebbe essere conveniente chiedere un preventivo di cessione a più di una società. A tal proposito, consigliamo di rivolgersi ad un intermediario del credito perché, confrontandosi con un solo operatore, si potrebbe riuscire ad ottenere più di un preventivo.
Chi eroga la cessione del quinto
La cessione del quinto viene erogata materialmente sempre da banche o intermediari finanziari iscritti nell’elenco presente nell’art. 106 del TUB . Inoltre, possono erogare questo finanziamento anche le compagnie di assicurazione e l’INPDAP per i dipendenti della Pubblica Amministrazione. Gli agenti in attività finanziaria ed i mediatori creditizi possono, al massimo, facilitarne la distribuzione, non l’erogazione diretta.
Il prestito delega
La cessione viene, spesso, confusa col prestito delega. In realtà, tra i due finanziamenti esistono delle differenze.