Il mercato italiano dei veicoli elettrici nel primo semestre del 2020 è cresciuto, toccando la soglia dell’8%. Ecco l’andamento in Europa.
Il 2020 è stato, fino ad ora, l’annus horribilis anche per il comparto automotive. Le perdite registrate dal settore sono state ingenti, pesantemente condizionate dai mesi del lockdown e dall’instabilità che ancora regna attorno al prosieguo dello stato di emergenza nazionale.
L’unico mercato che continua a crescere senza interruzioni è quello dei veicoli a trazione elettrica. Nel primo semestre del 2020, la quota del mercato dell’elettrico è arrivata all’8% del totale delle autovetture vendute. Da qui ad un decennio è molto probabile che i veicoli elettrici possano arrivare a soppiantare quelli con motore a scoppio.
Questo mercato deve, però, affrontare alcune importanti questioni di natura geopolitica, a partire dal ruolo della Cina. Basti considerare che nel 2019 sono state vendute poco più di 2 milioni di auto elettriche nel mondo. La metà di queste ha coinvolto il mercato cinese. Del resto, la Cina è il paese che detiene le più importanti materie prime destinate alla produzione di veicoli elettrici: cobalto, litio e nichel.
Dando uno sguardo all’andamento del mercato delle auto elettriche in Europa, possiamo notare come il marchio maggiormente attivo in questo segmento sia Volvo (23%), seguito da BMW (13%), Hyundai-Kia (11%) e Renault (8%). In Francia e Germania il comparto elettrico ha già superato la soglia del 10%, grazie anche agli importanti incentivi all’acquisto forniti dai governi nazionali.
In base alle medie attuali, è molto probabile che anche l’Italia possa raggiungere la doppia cifra al termine del 2020. Si stima, inoltre, che al termine del 2021 l’Europa possa avvicinarsi a quota 2 milioni di auto elettriche vendute.