Il prestito obbligazionario: definizione e regolamento

Scopri cos’è il prestito obbligazionario, cosa sono i prestiti obbligazionari convertibili e le condizioni per emissione, regolamento e rimborso.

Prestito obbligazionario: definizione

Per sapere cosa sono i prestiti obbligazionari è  necessario analizzare le due parole: “prestito” e “obbligazionario”. La parola “prestito” non ci crea particolari problemi. Discorso diverso, invece, per il termine “obbligazionario”.
Per il prestito obbligazionario definizione esaustiva e completa potrebbe essere la seguente: “finanziamento di medio-lungo termine in cui l’elemento principale è rappresentato dalle obbligazioni”. Vi starete, a questo punto, chiedendo cosa sono le obbligazioni? Nient’altro che dei titoli di credito.

Emissione

L’emissione del prestito obbligazionario può essere effettuata da:

  • Società per azioni;
  • Banche;
  • Enti operanti nel settore pubblico;
  • Alcune tipologie di società cooperative;
  • Società in accomandita per azioni.

Non possono effettuare emissione di un prestito obbligazionario le società di persone.

Regolamento

Il regolamento del prestito obbligazionario, secondo quanto sancito dall’Art. 2412 del Codice Civile, definisce le modalità attraverso cui le società possono emettere obbligazioni.

In particolare, è vietato emettere titoli di credito per un ammontare che ecceda il doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili emerse in seguito all’approvazione dell’ultimo bilancio.

Ci sono, però, delle eccezioni. I limiti di cui sopra non hanno validità nel momento in cui, a fini di protezione dell’economia nazionale, il governo concede una particolare autorizzazione. Non solo. Anche nel caso in cui vi sia un’ipoteca che faccia da garante per le obbligazioni su immobili della società, fino ad un massimo dei due terzi del loro valore, sono da considerare nulli i limiti precedentemente indicati.

Infine, quando l’eccedenza dell’importo del finanziamento è giustificata dalla presenza di titoli nominativi emessi dallo Stato, la cui scadenza sia precedente rispetto a quella delle obbligazioni, c’è la possibilità di emettere obbligazioni superiori a quanto indicato nell’ultimo bilancio approvato.

Solo gli amministratori delle società possono decidere, o meno, di emettere finanziamenti obbligazionari. Una volta emesso il prestito, è necessario, entro trenta giorni, inviare all’ufficio del registro delle imprese la delibera con il regolamento del prestito.

Rimborso

Il rimborso del prestito obbligazionario può avvenire in un’unica soluzione oppure con un piano di ammortamento finanziario. Nello specifico, potrebbe esserci rimborso attraverso un acquisto sul mercato, tramite un’estrazione dei numeri di serie delle obbligazioni da rimborsare.

I titolari delle obbligazioni, in caso di sorteggio, devono consultare la Gazzetta Ufficiale. All’interno, entro dieci giorni dall’estrazione, verranno pubblicati i numeri di serie estratti. La pubblicazione della data sulla Gazzetta Ufficiale serve per indicare che, da quel momento in poi, i titoli sottoscritti non possono più maturare interessi.

Per versamenti antecedenti o coincidenti con la data a partire dalla quale è possibile godere delle obbligazioni, l’unica cifra da versare è quella corrispondente all’importo dell’emissione. Per versamenti successivi alla data dalla quale si inizia a godere delle obbligazioni la somma da versare è maggiore perché bisogna prendere in considerazione gli interessi che sono maturati nel periodo che risulta scoperto.

Cosa succede, invece, in caso di acquisto sul mercato? La società, in tal caso, procede a collocare le azioni sul mercato. Contemporaneamente, si procede ad indicare gli istituti bancari presso i quali è consentito effettuare il versamento.

Vantaggi del prestito obbligazionario

Il prestito obbligazionario consente alle aziende di poter contare su mezzi finanziari rapportati alla sua capacità di far fronte agli interessi.

I prestiti obbligazionari danno, inoltre, la possibilità di stabilire in anticipo durata ed altre condizioni previste da questa tipologia di finanziamento. I sottoscrittori possono usufruire di importanti vantaggi fiscali. Essendo dal punto di vista normativo soggetti terzi, essi non condividono né il rischio né altre decisioni relative alla società stessa.

Regolamento prestito obbligazionario convertibile

Un aspetto interessante del prestito obbligazionario è che esso può essere convertibile. In particolare, tale prestito può essere convertito in capitale sociale. Andiamo, dunque, a vedere cosa prevede il regolamento per il prestito obbligazionario convertibile.

Cosa vuol dire tutto ciò nel concreto? Significa che, nel momento in cui il prestito obbligazionario scade, colui che ha sottoscritto l’obbligazione può decidere di ricevere, al posto del denaro, azioni della società che ha emesso il prestito o di un’altra società.

A seconda del fatto che le obbligazioni vengano convertite in azioni della società emittente o di un’altra società si parla, rispettivamente, di emissione obbligazionaria diretta e indiretta.

La convertibilità del prestito obbligazionario rappresenta, dunque, un altro vantaggio importante relativo a tale tipologia di finanziamento.

Svantaggi

Gli svantaggi dei prestiti obbligazionari sono da individuare nel fatto che non tutte le società possono emetterli. Richiedono, inoltre, una procedura più complessa dal punto di vista burocratico. Bisogna, infine, far fronte a diversi costi, tra cui quelli notarili.

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